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La potenziale incostituzionalità dell’obbligo di estintori negli affitti brevi

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Il Decreto-Legge n. 145 del 2023, noto come "Decreto Anticipi", ha introdotto una serie di novità in ambito fiscale e normativo. Tra queste, ha suscitato particolare attenzione la disposizione che obbliga i proprietari di immobili destinati alla locazione breve a dotare tali unità di estintori e di altri dispositivi di sicurezza. Sebbene la misura sia motivata dall’intento di garantire maggiore sicurezza agli utenti, alcuni aspetti sollevano dubbi sulla sua costituzionalità.

L'avvocato Manuel Macrì, esperto in materia di locazioni, col presente articolo fornisce il proprio personale punto di vista sui nuovi obblighi previsti a carico delle locazioni brevi.

Il contesto normativo

La norma, contenuta nel D.L. 145/2023, stabilisce che gli immobili concessi in locazione breve – ossia per periodi inferiori a 30 giorni – debbano essere dotati di dispositivi di sicurezza, tra cui almeno un estintore. La violazione di tale obbligo comporta sanzioni amministrative da euro 600,00 ad euro 6.000,00 per ogni violazione accertata.

I profili di incostituzionalità

Diversi aspetti della disposizione in esame potrebbero entrare in conflitto con i principi sanciti dalla Costituzione italiana.

1. Violazione del principio di uguaglianza (art. 3 Cost.)

L’obbligo di dotare di estintori gli immobili destinati alla locazione breve potrebbe risultare discriminatorio nei confronti dei proprietari di tali immobili rispetto ad altre categorie di locatori.
Mentre gli affittacamere, gli alberghi e le altre strutture ricettive sono soggette a normative antincendio specifiche proporzionate alla loro capacità ricettiva e al tipo di attività svolta, l’imposizione di tale obbligo anche per immobili privati utilizzati per locazioni brevi appare eccessiva. Non si tiene conto, infatti, delle differenze oggettive tra queste attività imprenditoriali e il semplice affitto di un’abitazione privata che non differisce affatto da qualsiasi altra locazione.

2. Violazione del principio di proporzionalità (art. 97 Cost.)

Il principio di proporzionalità impone che le misure legislative siano adeguate e necessarie rispetto agli obiettivi perseguiti. Nel caso in esame, l’obbligo di dotazione di estintori potrebbe essere considerato sproporzionato rispetto al rischio effettivo connesso alla locazione breve, il quale non è certamente maggiore rispetto a qualsiasi altra locazione (transitoria, residenziale o ad uso foresteria).

3. Violazione della libertà economica (art. 41 Cost.)

L’introduzione di nuovi obblighi e costi per i proprietari potrebbe configurare una restrizione ingiustificata della libertà di iniziativa economica. La locazione breve, sebbene rappresenti una fonte di reddito accessoria per molti, viene ora limitata da una misura che pone a carico dei locatori oneri ingiustificati (si pensi all'obbligo di manutenzione semestrale degli estintori), comprimendo di fatto la possibilità di concedere il proprio immobile in locazione breve. 

4. Assenza dei criteri della legislazione di urgenza

Un ulteriore profilo di criticità riguarda la potenziale violazione dell’art. 77 Cost., che disciplina la legislazione d’urgenza. Il D.L. 145/2023, essendo un decreto-legge, dovrebbe rispettare i requisiti di necessità e urgenza. Tuttavia, appare evidente come l’obbligo di dotazione di estintori ed altri dispositivi di sicurezza nelle locazioni non risponda a tali requisiti, considerando che le misure di sicurezza antincendio per immobili privati non sono mai state oggetto di regolamentazione urgente e soprattutto non risultano fenomeni che potrebbero giustificare l'adozione di tale provvedimenti.

Conclusioni

L’obbligo di dotazione di estintori previsto dal D.L. 145/2023 per gli immobili concessi in locazione breve, pur avendo come obiettivo il rafforzamento della sicurezza, solleva diversi dubbi di costituzionalità. Questi riguardano principalmente il principio di uguaglianza, la proporzionalità della misura, la libertà economica e l’eccesso di delega legislativa.

Pertanto, è molto probabile che la questione venga sottoposta all’attenzione della Corte Costituzionale non appena inizieranno ad essere applicate le sanzioni previste dalla legge.

A tal fine, lo studio legale mette a disposizione la propria competenza in favore dei locatori destinatari dei provvedimenti sanzionatori.

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